Profezia vs utopia by Paolo Prodi

Profezia vs utopia by Paolo Prodi

autore:Paolo, Prodi [Prodi, Paolo]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Storia, Forum
ISBN: 9788815313553
editore: Societa editrice il Mulino Spa
pubblicato: 2013-10-14T22:00:00+00:00


1. L’attualità del centenario

Innanzitutto una riflessione che io lascio al semplice stato di constatazione senza pretendere di approfondirla: i risultati che ora si stanno ottenendo sono il frutto di un lavoro di alcuni decenni nella pubblicazione delle fonti, sia dei testi savonaroliani in senso stretto (basta pensare ai ventisette volumi dell’Edizione Nazionale, senza contare le innumerevoli edizioni particolari: pensiamo al volume di Giulio Cattin o agli studi di padre Armando F. Verde) sia di documenti sulla vita pubblica fiorentina dell’età savonaroliana (pensiamo ai lavori di Gian Carlo Garfagnini e di Giorgio Cadoni). Nessuna delle generazioni che ci hanno preceduto ha potuto accostarsi alla figura del Savonarola su basi altrettanto solide. Forse non altrettanto soddisfacente è lo scavo del materiale per quanto riguarda la vita culturale, il pensiero teologico e filosofico: ma anche su questo piano i lavori di maestri come Eugenio Garin e Cesare Vasoli ci hanno permesso di compiere un salto qualitativo almeno pari a quello compiuto sul piano delle fonti. Possiamo davvero dire di esserci lasciati alle spalle le visioni unidimensionali di Savonarola dominanti sino a un recente passato e di esserci avvicinati a una comprensione molto più poliedrica e aderente alla realtà storica. Le eccezioni ancora persistenti come il Savonarola psicotico di Franco Cordero o, all’opposto, quello oleografico emerso in funzione di una possibile santificazione non fanno che confermare, con le loro rappresentazioni caricaturali, gli sviluppi avvenuti sul piano storiografico.

Eppure... non possiamo accontentarci di un simile bilancio o almeno io non ne sono capace. Del resto, un bilancio è stato fatto con molta lucidità e ampiezza d’orizzonte da Ronald Weinstein nell’introduzione al primo convegno del 1995 e non è il caso di ripeterlo. Il centenario della morte di Savonarola non può non mettere in questione la nostra realtà attuale: de nobis loquimur. La sua figura è ancora capace di creare scandalo, nel senso più forte del termine, sia sul piano politico sia su quello ecclesiale. Personalmente confesso – anche a costo di scandalizzare io stesso nel mio piccolo il mondo accademico – che mi sono accostato al Savonarola come uomo e sono stato da lui attirato (prima la mia conoscenza era soltanto scolastica, nel significato ristretto del termine) soltanto dopo il 1989 in relazione alla crisi della democrazia italiana e al dissolversi delle tante certezze che sostenevano la nostra vita politica e religiosa (anche nel senso secolarizzato delle ideologie): ripensare alla sua concreta avventura umana e spirituale mi è molto servito per una meditazione sull’oggi priva delle incrostazioni che hanno ricoperto di luoghi comuni la nostra riflessione su Rinascimento, Riforma e Controriforma, Stato moderno e chi più ne ha più ne metta. Tra parentesi vorrei aggiungere – aggravando forse il mio piccolo scandalo – che non è vero che il Novecento si capisca studiando il Novecento, come qualcuno cerca d’imporre: siamo figli di un percorso ben più lungo e il ciclo storico che forse ora si sta concludendo non è incominciato, come sostengono alcuni contemporaneisti, con i regimi totalitari o con le guerre di liberazione, ma con la nascita degli Stati moderni e con le Chiese territoriali.



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